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Tecnologia

Come funziona la sorveglianza totale del DOGE di Musk

Il sistema DOGE, supervisionato da Elon Musk, crea identità digitali da dati pubblici per tracciare migranti e cittadini. Un rischio per la privacy.

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sorveglianza Doge Musk

Un software sviluppato sotto la direzione di Elon Musk incrocia database federali per creare identità digitali. Già usato per rintracciare migranti irregolari, il sistema porta a rimpatri anche di regolari.

Sorveglianza Doge Musk: un nuovo paradigma digitale

Negli ultimi anni, la sorveglianza di massa ha assunto forme sempre più sofisticate. Ora, con l’introduzione del progetto DOGE (Department of Government Efficiency), supervisionato da Elon Musk, si parla apertamente di sorveglianza predittiva e identità digitali. Ma cosa significa davvero sorveglianza Doge Musk?

Un sistema alimentato da big data e AI

Il sistema DOGE è in grado di incrociare database governativi, profili social, dati fiscali e biometrici per costruire profili digitali completi di ogni individuo. Utilizzando tecnologie sviluppate da X.AI e Neuralink, DOGE mira a migliorare l’efficienza del sistema amministrativo americano. Tuttavia, la raccolta indiscriminata di dati solleva preoccupazioni su privacy e diritti civili.

Applicazioni pratiche e rischi evidenti

Secondo un’inchiesta pubblicata da Wired, il sistema è stato utilizzato per rintracciare migranti irregolari, processare richieste di asilo e persino avviare rimpatri forzati sulla base di indicatori statistici. In alcuni casi, sono state coinvolte anche persone con documenti regolari, generando errori giudicati “sistemici”.

Il ruolo di Elon Musk e il contesto politico

Elon Musk, noto per il suo controllo su X (ex Twitter), Starlink, Tesla e Neuralink, ha esteso la sua influenza anche in ambito politico. L’integrazione tra tecnologie di sua proprietà e istituzioni pubbliche solleva interrogativi su conflitti d’interesse e potere privato. Un’analisi pubblicata da La Sintesi ha mostrato come l’orientamento della nuova legge di bilancio USA favorisca progetti ad alta sorveglianza a discapito di sanità, istruzione e scienza.

Una minaccia per la libertà individuale?

Secondo Access Now, uno dei rischi principali è la classificazione automatizzata di individui in “categorie di rischio” senza supervisione umana. Questa disumanizzazione algoritmica può portare a discriminazioni arbitrarie, in violazione dei principi di giustizia e trasparenza.

Conclusione: sorveglianza intelligente o controllo sociale?

La sorveglianza Doge Musk rappresenta una svolta tecnologica senza precedenti, ma anche un pericoloso precedente. L’efficienza non può giustificare la violazione sistematica della privacy. Serve un dibattito pubblico serio e urgente, prima che il controllo digitale diventi la norma e non più l’eccezione.

Fonti: Wired, Access Now, La Sintesi

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Tecnologia

Tecno-fascismo e Intelligenza Artificiale: la distopia è già qui

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Karen Hao, ex corrispondente del Wall Street Journal, presenta a Londra Empire of AI: un viaggio dentro l’universo di OpenAI e la corsa globale all’Intelligenza Artificiale. Tra impatti ambientali, manipolazione psicologica e governance inesistente, lancia l’allarme: “Stiamo cedendo risorse e libertà a una manciata di uomini con troppo potere e nessun controllo

Tecno-fascismo e Intelligenza Artificiale: la distopia è già qui

Tecno-fascismo e Intelligenza Artificiale sono ormai termini che descrivono una realtà tangibile più che una minaccia futura. Lo sostiene Karen Hao, ex corrispondente del Wall Street Journal, che ha presentato a Londra il suo libro Empire of AI.

L’universo opaco di OpenAI

Nel volume, Hao esplora la storia e le contraddizioni di OpenAI, tra interessi aziendali, governance assente e concentrazione di potere. Le sue inchieste svelano un universo in cui pochi uomini controllano tecnologie che influenzeranno miliardi di vite, senza alcun vero sistema di controllo.

Impatto ambientale e manipolazione psicologica

Secondo Hao, l’addestramento dei modelli IA richiede quantità enormi di energia e risorse, aggravando la crisi climatica. Ma l’aspetto più inquietante è il potere di manipolare comportamenti e opinioni, minacciando la libertà di scelta. Empire of AI evidenzia casi di disinformazione, sorveglianza e sfruttamento psicologico già in atto.

L’assenza di regole e il pericolo distopico

“Siamo davanti a un tecno-fascismo che cresce senza opposizione”, afferma Hao. L’Europa, con strumenti come l’AI Act, prova a porre un argine, ma è una corsa contro il tempo. Intanto, l’AI divora dati, energia e democrazia.

La riflessione proposta da Hao apre interrogativi cruciali. Senza un dibattito pubblico e una vera sostenibilità tecnologica, rischiamo di vivere in un mondo governato da algoritmi opachi, fuori dal controllo democratico.

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Luciano Floridi: “Sull’AI l’Europa ha grandi opportunità”

Intervista al direttore del Digital Ethics Center di Yale e presidente della Fondazione Leonardo: tra i timori per gli Stati Uniti di Donald Trump e le sfide dell’intelligenza artificiale: “L’AI Act – spiega – non è un ostacolo ma una grande occasione per vincere la partita in un mondo sempre più frammentato”.

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Intervista al direttore del Digital Ethics Center di Yale e presidente della Fondazione Leonardo: tra i timori per gli Stati Uniti di Donald Trump e le sfide dell’intelligenza artificiale: “L’AI Act – spiega – non è un ostacolo ma una grande occasione per vincere la partita in un mondo sempre più frammentato”.

AI Europa opportunità: l’intervista a Luciano Floridi

Luciano Floridi, direttore del Digital Ethics Center di Yale, affronta in questa intervista il tema dell’intelligenza artificiale e delle sfide normative europee. In particolare, l’AI Act diventa un’occasione cruciale per l’Unione europea di ritagliarsi un ruolo da protagonista nel futuro della tecnologia.

Un contesto globale frammentato

“Viviamo in un mondo multipolare”, afferma Floridi, “dove l’Europa può giocare la carta della regolamentazione etica”. Secondo il filosofo italiano, l’AI Act non è una barriera all’innovazione, ma un framework che può garantire sviluppo e sicurezza.

AI, Trump e la sfida americana

Floridi si dice preoccupato per un possibile ritorno di Trump alla Casa Bianca, che potrebbe indebolire le alleanze transatlantiche su temi fondamentali come la governance dell’intelligenza artificiale. L’Europa, proprio per questo, deve rafforzare la propria autonomia tecnologica.

La Fondazione Leonardo e il ruolo dell’Italia

Floridi, anche presidente della Fondazione Leonardo, sottolinea il ruolo dell’Italia nel contesto europeo: “Abbiamo talenti, imprese e idee. Serve una visione chiara per valorizzarli con politiche adeguate”.

L’AI, conclude Floridi, “non deve essere vista solo come una minaccia ma come una straordinaria occasione per disegnare il nostro futuro”.

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Tecnologia

Truffe al telefono: Chiamano in italiano perfetto… e svuotano il conto

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Potrebbe essere l’allarme di un virus critico o di un’indagine fiscale. Ma dall’altra parte della cornetta c’è, con ogni probabilità, una persona addestrata che parla da un call center indiano. Grazie all’intelligenza artificiale, però, lo fa in perfetto italiano. Quanti miliardi di euro vengono estorti ogni anno e come correre ai ripari

Negli ultimi anni, le truffe telefoniche si sono evolute drasticamente. L’uso dell’intelligenza artificiale ha permesso ai truffatori, spesso operativi da call center situati in India, di contattare le vittime parlando un italiano perfetto.

Cos’è una truffa telefonica AI-powered

Una voce convincente, italiana e cordiale, ti avvisa di un rischio imminente: un virus, una frode bancaria, un’indagine fiscale. È una delle tante strategie messe in atto per ottenere l’accesso ai tuoi dati finanziari.

Come riconoscere le chiamate sospette

Parole chiave come “urgente”, “verifica immediata”, e la richiesta di dati bancari o codici OTP sono segnali d’allarme. Spesso i truffatori simulano numeri ufficiali.

Le tecnologie usate nei call center

L’uso di software text-to-speech avanzati e modelli di intelligenza artificiale permette a operatori stranieri di parlare in italiano con inflessioni quasi native. Un deepfake vocale in tutto e per tutto.

Le truffe più frequenti e i dati economici

Le truffe bancarie rappresentano una fetta importante del cybercrimine. Secondo le stime europee, solo nel 2023 sono stati sottratti oltre 2 miliardi di euro ai risparmiatori con tecniche simili.

Come difendersi e cosa fare se si cade vittima

Mai fornire dati sensibili al telefono. Se hai un dubbio, riaggancia e contatta direttamente l’ente che ti avrebbe contattato. In caso di truffa, denunciare subito alla polizia postale e contattare la propria banca.

Le truffe telefoniche in italiano perfetto sono l’ennesima evoluzione del crimine digitale. Solo la consapevolezza e l’educazione digitale possono fare la differenza.

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